“Era il lontano 1 gennaio 2019 quando iniziammo la nostra avventura nei meandri delle Fatturazioni Elettroniche…”
Potrebbe iniziare così un romanzo dal titolo “Fatturazione Elettronica 2019“, ma sono passati appena 100 giorni.
Le acque si stanno calmando (ma non troppo: ci sono ancora problemi da risolvere) e si sta stabilizzando una nuova routine, a detta dell’Agenzia delle Entrate “virtuosa e vantaggiosa per tutti”.
In una serie di post vedremo gli aspetti, non sempre così “virtuosi e vantaggiosi” del nuovo sistema di fatturazioni, iniziamo questa settimana con i vantaggi e svantaggi della fatturazione elettronica 2019.
Fatturazione Elettronica 2019: I vantaggi
Tra i vantaggi dichiarati dall’Agenzia delle Entrate c’è il famoso “costo zero”, infatti se si utilizzano i servizi telematici dell’Agenzia, questi sono completamente gratuiti. Si possono usare la APP Fatturae, disponibile sia per sistemi Android che per iOs che permette di compilare automaticamente i dati utilizzando il QRCode generato dall’Agenzia (che il cliente però deve avere).
La fattura elettronica viene conservata nel proprio “cassetto fiscale”, nel portale “Fatture e corrispettivi”, però per conservarla a norma di legge bisogna aderire al contratto di “conservazione”. Fino al 3 maggio questo viene garantito di default, per poterne usufruire oltre tale data bisogna sottoscriverlo esplicitamente, poiché il Garante Privacy ha richiesto che tale Trattamento venga effettuato dietro autorizzazione dell’utente, trattandosi di profilazione.
Teniamo d’occhio i tempi
Quindi la prossima scadenza che riguarda la fatturazione elettronica è quella della conservazione. Il servizio va confermato entro il 3 maggio, data oltre la quale i documenti verranno “resi illeggibili”, fatti salvi i dati necessari per i controlli fiscali, e quindi si dovrà procedere alla loro conservazione in altro modo.
Di fatto, leggendo i nuovi accordi, rivisti dopo l’intervento del Garante, è decaduta la revoca del servizio da parte dell’Agenzia, che non compare; per cui l’Agenzia, che prima poteva recedere dal servizio con un preavviso di soli 60 giorni, ora deve garantire “l’adozione di misure per rilevare tempestivamente l’eventuale degrado dei sistemi di memorizzazione e delle registrazioni e, ove necessario, per ripristinare la corretta funzionalità” (cfr.Art.3 comma h), garantendo pertanto che anche la continuità del servizio venga preservata, e prevedendo il recesso solo da parte del Contribuente. Questo fa sì che l’avviso per l’adesione, fornito all’ingresso del servizio “Fatture e Corrispettivi”, diventi un’opzione consigliabile.
Fatturazione Elettronica 2019: Pro e Contro
Se si aderisce al servizio di conservazione dell’Agenzia Entrate (di cui trovate qui gli accordi da sottoscrivere) bisogna però ancora considerare alcuni vizi ed alcune virtù del servizio stesso:
CONTRO |
PRO |
“L’Agenzia non potrà essere ritenuta responsabile nei confronti del Contribuente né nei confronti di altri soggetti, direttamente o indirettamente connessi o collegati con esso, per danni, diretti o indiretti, perdite di dati, violazione di diritti di terzi, ritardi, malfunzionamenti, interruzioni totali o parziali che sidovessero verificare in corso di esecuzione del Servizio di conservazione ove connessi o derivanti da: a)fatture elettroniche inviate dal Contribuente per la conservazione, contenenti dati non accurati, o non corretti, o in un formato diverso da quello previsto,o non completi o di scarsa qualità; b)forza maggiore, caso fortuito o fatto di terzo; c)situazioni oggettivamente al di fuori del controllo e delle possibilità di intervento dell’Agenzia. “ |
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Anche se in realtà si specifica nell’Accordo che l’Ente non ha rapporti con Sogei, la stessa è parte “in corpore” dell’Agenzia ed è da essa stata nominata Responsabile, quindi sotto diretto controllo |
(vedere paragrafo seguente) |
Non si è esenti da problemi però nemmeno se si aderisce ad un altro servizio: in questi giorni abbiamo rilevato alcune discrepanze di documenti “non consegnati agli intermediari” ma presenti sul cassetto fiscale, per non meglio specificati problemi di recapito da parte del Sistema SdI ai provider esterni.
Resta quindi doverosamente consigliato il fatto di mantenere la conservazione, poiché gratuita, almeno fino a quando il sistema non sia collaudato, o vi siano possibilità di controllo da parte di entità differenti dall’Agenzia stessa.
Da quello che vedete, dopo 100 giorni i problemi sono in fase di risoluzione, ma non ancora completamente risolti.
Il nostro obiettivo sarà quello di continuare a riportare quanto di volta in volta verrà comunicato dai vari partecipanti sul tema fatturazione elettronca 2019 (Produttori di software, Associazioni ed Enti), affrontando un problema per volta, ed augurandoci che vengano risolti man mano;
Se volete mantenervi aggiornati seguiteci e saprete dove ci porterà il sentiero imboccato il primo di gennaio…