Vademecum operativo per come gestire le tipologie di fatture più comuni
(dedicato agli utenti dei gestionali Edisoftware)
Ancora oggi, nonostante sia stato riportato più volte da diversi articoli su testate ben più famose, alcuni clienti ci hanno evidenziato di non avere ben chiaro come comportarsi con certe tipologie di fatture.
Vogliamo chiarire con questo piccolo sunto come gestire le tipologie di fatture: se vanno spedite o meno in formato elettronico, cartaceo, o entrambi.
L’obbligo di spedizione è dipendente DALLA NATURA DI CHI SPEDISCE (non di chi riceve); pertanto se noi siamo soggetti rilevanti ai fini IVA, abbiamo l’obbligo di spedizione elettronica, le uniche categorie escluse sono:
- i contribuenti nel regime dei minimi (art.27 co.1 e 2 DL 98/2011)
- i contribuenti in regime forfetario (art.1 co.54-89 L.190/2014)
- agricoltori in regime speciale (art.34 co.6 Dpr 633/72)
- operatori comunitari ed extracomunitari
- medici, farmacisti, operatori sanitari per le operazioni già obbligate per il Sistema TS
- Associazioni Sportive Dilettantistiche fino a 65mila euro in regime forfetario
- chi emette scontrini (fino a luglio 2019/gennaio 2020)
se non ricadiamo in queste categorie siamo quindi obbligati a fare fattura elettronica.
Vediamo come comportarci quando chi riceve invece è in una delle condizioni di “vantaggio”
– Cliente tradizionale, con partita IVA
Indipendentemente dal fatto che ci abbia comunicato il codice destinatario o la pec, ogni cliente di questo tipo ha un cassetto fiscale accessibile da lui o dal suo commercialista, a cui può far avere la scelta del canale di comunicazione preferenziale, o su cui prelevare direttamente le fatture;
È OBBLIGATORIO SPEDIRE IN FORMATO ELETTRONICO LA FATTURA per questo motivo possiamo procedere all’invio anche SENZA che ci abbia comunicato il codice di destinazione, ovviamente è sempre facoltativo far avere una copia di cortesia cartacea per avvisare di verificare il cassetto fiscale, ed è compito del destinatario verificare il contenuto del cassetto fiscale.
– Cliente privato, con codice fiscale
Purtroppo questi clienti fino a quando il Ministero non mette a disposizione un’area dedicata (in preparazione) per consultare le fatture, non avranno possibilità di ricevere una copia elettronica del documento, che però deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate perché venga inserito nei calcoli delle detrazioni e per i controlli del caso; NOI SIAMO COMUNQUE OBBLIGATI A SPEDIRE LA FATTURA ELETTRONICAMENTE E ANCHE IN FORMATO CARTACEO AL CONTRIBUENTE
– Cliente Intrastat o ExtraCEE
In questo caso, non essendo attiva all’estero la fattura elettronica (per ora) non riceverebbero la fattura, quindi SIAMO OBBLIGATI A FARLA AVERE IN MODO CARTACEO, ma facoltativamente possiamo comunque inviare al SdI anche il file XML per evitare di dover fare il così detto “Esterometro”. Qualora si decida di farla cartacea consigliamo di tenere un sezionale separato, nel caso in cui decidiate di farla elettronica è indifferente procedere sullo stesso sezionale delle fatture normali.
– Cliente in regime di vantaggio/esclusione
Il regime dei minimi può fare fattura elettronica a sua scelta, ma diciamocelo: perché dovrebbe? Quindi quasi tutti scelgono di non farla. Questo non vuol dire che non debbano riceverla in formato elettronico, visto che siamo obbligati a farla con IVA, anche se i destinatari non se la detraggono, NOI SIAMO OBBLIGATI A COMUNICARLA IN FORMATO ELETTRONICO E FARNE AVERE UNA COPIA AL CLIENTE IN FORMATO CARTACEO.
Questi i trattamenti più comuni, se avete altre necessità o curiosità il nostro servizio di assistenza è disponibile per risolvere ulteriori dubbi a riguardo.
Lo Staff Up2