Un nuovo documento del 19 dicembre proroga al 29 febbraio il termine di adesione…
Dopo la nuova proroga disposta dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento 1427541 del 17 dicembre 2019, i contribuenti hanno tempo fino alla scadenza del 29 febbraio 2020 per confermare l’adesione al servizio di consultazione delle fatture elettroniche.
Si allunga quindi il periodo transitorio già spostato a luglio, poi ad ottobre e poi a dicembre.
In questo arco temporale gli operatori IVA possono consultare a disposizione tutte le fatture emesse e ricevute dalla data di entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica.
La scadenza del 29 febbraio non impedisce ai contribuenti di attivare la funzione nel portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate ma impone alcune scadenze:
- fino al 29 febbraio 2020 è possibile attivare il servizio e acquisire i documenti emessi e ricevuti a partire dal 1° gennaio 2019
- dopo il 29 febbraio 2020 decade la possibilità di recuperare i documenti vecchi
Chi aderisce ha sempre la possibilità di tornare indietro: il recesso è immediatamente efficace.
Riepiloghiamo la successione dei cambiamenti:
La storia dell’adesione al servizio di consultazione si rifà ad altri 5 momenti.
Il primo è datato 30 aprile 2018, in cui al punto 7 si mettevano nero su bianco le regole del meccanismo di conservazione. A fine anno, con il provvedimento 524526 del 21 dicembre 2018, si interveniva su alcuni aspetti legati alla privacy, con il Garante che aveva richiamato l’attenzione sui problemi derivanti dalla conservazione di TUTTI i dati contenuti nella fattura e richiamando gli obblighi di “minimizzazione” legati alla finalità del Trattamento.
Con il provvedimento del 29 aprile 2019 si prorogava l’attivazione della funzione di adesione, che in prima battuta doveva essere online dal 3 maggio. Poi si fissava la scadenza del 31 ottobre 2019, spostata al 20 dicembre a 24 ore dalla scadenza a causa delle novità inserite nel Decreto Fiscale 2020.
L’ultimo intervento cita:
“Al fine di recepire dal punto di vista tecnico e infrastrutturale le prescrizioni del citato articolo 14 del decreto legge n. 124 del 2019 e considerata la necessità di definire con l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali le “misure di garanzia a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati”, con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 738239 del 30 ottobre 2019 è stato ampliato il periodo transitorio prevedendo la possibilità di effettuare l’adesione al richiamato servizio di consultazione fino al 20 dicembre 2019.
Alla luce di quanto rappresentato, tenuto conto dei tempi di conversione in legge del menzionato decreto n. 124 del 2019 e stante la necessità di completare gli interventi tecnici necessari al recepimento della norma, con il presente provvedimento si dispone un ulteriore ampliamento del periodo transitorio di adesione fino al 29 febbraio 2020”.
Cosa cambia
Alla luce di tutto quanto già indicato nel precedente articolo il nostro consiglio, da verificare sempre con il proprio Consulente Fiscale, è quello di aderire tramite l’opzione presente sul Cassetto Fiscale.
Fermo resta comunque il dubbio che quanto studiato finora comporti problemi legati alla privacy, che finora non sono stati chiariti nei termini di risoluzione, anzi le continue proroghe indicano il contrario.
Logico quindi mantenere una costante attenzione sul profilo di adeguatezza del Sistema e sulla possibilità che si verifichino modifiche tecnico/operative che possano influenzare ancora una volta il mondo dei software aziendali.
Lo staff UP2 resta a disposizione per dubbi e chiarimenti e garantirà una continua informazione sull’evoluzione della situazione